“La presa in carico a 360° delle persone con Disturbi nello Spettro dell’Autismo”
Sabato 29 settembre si è svolto presso il Teatro Municipale di Casale Monferrato il convegno ‘La presa in carico a 360° delle persone con Disturbi nello Spettro dell’Autismo’, organizzato dalla neonata sezione Angsa di Casale con la collaborazione di Angsa Nazionale.
In apertura l’introduzione della presidente di Angsa Nazionale, Benedetta Demartis, che ha espresso soddisfazione per la nascita di una sezione locale che possa promuovere maggiore cultura e sensibilità su un argomento di cui si parla molto ma che nei fatti è ancora poco conosciuto. Successivamente è intervenuta Cristina Tartara, presidente di Angsa Casale, che ha espresso e sottolineato, partendo dalla sua esperienza personale, la solitudine in cui le famiglie si trovano nel dover affrontare le diverse criticità e l’importanza di condividere paure, bisogni e progetti.
L’Associazione nasce dal desiderio delle famiglie di essere presenti e partecipi nella progettazione dei Servizi a favore dei loro figli ponendosi come obiettivo principale quello di promuovere la realizzazione della rete necessaria ad una presa in carico globale, coerente e per l’arco della vita a sostegno del benessere e della qualità di vita, così come auspicato dai molti relatori d’eccellenza presenti.
Nel corso della giornata è stato affrontato il tema della presa in carico di persone con ASD a partire dal delicato momento della diagnosi fino all’età adulta.
La dott.ssa M.L. Scattoni dell’Istituto Superiore di Sanità ha evidenziato la necessità della diagnosi precoce e di pediatri attenti e preparati che lavorino in sinergia con la Neuropsichiatria Infantile. Alla diagnosi precoce deve succedere un intervento educativo efficace.
Di questo, e dei modelli dei rispettivi Servizi, hanno parlato il dott. G.M. Arduino responsabile del Centro per l’Autismo C.A.S.A., ASL CN1, la dott.ssa V. Spagone, BCBA presso il Centro “Enrico Micheli” di Novara e la dott.ssa P. Visconti, responsabile del Centro Disturbi dello Spettro Autistico dell’AUSL di Bologna. Tutti hanno fatto riferimento alle raccomandazioni esplicitate nelle attuali Linee Guida per l’Autismo in merito ai trattamenti educativi ritenuti efficaci, alla necessità di un lavoro di rete fra le diverse Istituzioni (Sanità, Servizi Socio Assistenziali, Scuola, privato Sociale) e alla centralità della famiglia per la realizzazione di un intervento efficace a favore dei bambini con ASD.
La dott.ssa C. Munaro, referente dell’ Sportello Autismo, USRV – Ufficio VIII Ambito Territoriale di Vicenza, presentata dalla prof.ssa A. Fossati dell’UST e CTS di Vercelli, ha sottolineato il ruolo fondamentale della Scuola, palestra di vita per i bambini e i ragazzi con ASD (e per tutti),che deve agire all’interno di un progetto di vita più ampio integrandosi con gli altri Servizi. Portando il modello di Vicenza ha evidenziato l’importanza della formazione dei docenti e l’efficacia del supporto offerto dallo Sportello Autismo vicentino (modello di tutti gli Sportelli Autismo italiani) alle scuole del territorio.
Successivamente è stato affrontato il tema del passaggio all’età adulta. Anche in questo caso il modello di organizzazione dei Servizi presentato è stato quello integrato: l’idea di fondo è che le Istituzioni devono parlarsi e contribuire alla costruzione di un progetto di vita unico e coerente che non frammenti la persona in esperienze singole. Ne ha parlato il dott. R. Keller, responsabile del Centro pilota regionale Disturbi dello Spettro Autistico in età adulta, ASL TO 2, Città di Torino e, con toni particolarmente ironici, la dott.ssa R. di Sarro, responsabile del Programma integrato Disabilità e Salute dell’AUSL di Bologna, che ha affermato: se mi si chiedesse quale sia la diagnosi dei nostri Servizi direi che sono autistici, essi hanno le caratteristiche tipiche della sintomatologia autistica, prima fra tutte la difficoltà di comunicazione. La dott.ssa C. Pezzana, direttore sanitario presso il Centro “Enrico Micheli” di Novara ha illustrato alcuni progetti a favore di adolescenti e adulti.
Fra le esperienze locali sono state presentate le attività del Nucleo DPS ASL AL dalla dott.ssa R. Di Comite, NPI responsabile del Nucleo DPS, in particolare il progetto di parent training e di intervento domiciliare a favore di famiglie di b/i 0-6 con ASD. Il dott. M. Cremonte, primario NPI dell’Ospedale Cesare Arrigo di Alessandria, ha presentato l’esperienza di formazione e sensibilizzazione dei pediatri. La dott.ssa M. Mariani, neuropsicomotricista di ANFFAS Casale, ha illustrato le attività del Servizio a favore dei bambini con ASD sottolineando l’importanza della condivisione dell’intervento con le Famiglie e la collaborazione con le altre Istituzioni che hanno in carico il bambino.
Il dott. D. Bonanno ha descritto l’organizzazione del Servizio dell’ASL AL a favore di soggetti autistici adulti e il dott. A. Cambiaso, responsabile dell’Area Disabili, ha descritto il progetto «Non solo libri» promosso dal Servizio socio assistenziale ASL AL, con la collaborazione dell’IIS “C. Balbo” e la Biblioteca Civica “L. Canna” di Casale, che da alcuni anni coinvolge un gruppetto di adolescenti e giovani adulti con ASD in esperienze di bibliotecari. La dott.ssa R Marinone, presidente dell’Associazione “I Care Family” ha concluso la giornata presentando i corsi promossi dalla sua Associazione e sottolineando ancora una volta l’importanza di una formazione specifica per tutti coloro che si occupano di persone con ASD.
La presidente di Angsa Casale Cristina Tartara ringrazia tutti coloro che in questi mesi, in qualità di soci o di volontari, hanno contribuito all’organizzazione del Convegno; ringrazia i rappresentanti degli enti patrocinanti; ringrazia tutti coloro che hanno partecipato all’evento: i relatori e il pubblico che, così numeroso (450 spettatori) dimostra quanto sia sentito il bisogno di conoscere e approfondire un tema tanto discusso ed emergente come quello dell’autismo.